Da due anni io e Fede collaboriamo con Worldrise Onlus per la comunicazione creativa, sia in ambito di attività di volontariato sia per nuovi progetti in ambito di conservazione dell’ambiente marino e pesca sostenibile.
Quest’anno Worldrise ha attivato un’ambiziosa collaborazione con il progetto Cookin’Med riguardo la pesca sostenibile e il mantenimento della biodiversità del Mar Mediterraneo.
Noi abbiamo collaborato con loro. Guarda il video in alto! 😉
- Vi raccontiamo il Mar Mediterraneo
- Cosa c’entra Kiwi The Explorer con la pesca sostenibile?
- SEAstainable SEAfood Guide
- Cosa possiamo fare?
Vi raccontiamo il Mar Mediterraneo
Dovete sapere che il Mar Mediterraneo è un hot spot di biodiversità, infatti il nostro mare contiene circa il 7,5% delle specie mondiali (WWF); una percentuale elevatissima considerando la superficie limitata del bacino.
Purtroppo oggi questa grande ricchezza naturalistica e di risorse è in forte declino a causa di vari fattori; inquinamento, pesca eccessiva, traffico marittimo, urbanizzazione, invasione di specie aliene e cambiamenti climatici sono solo alcuni dei problemi presenti nell’area mediterranea.
Oggi il 90% del pescato del Mare Nostrum è considerato eccessivamente sfruttato, ovvero la quantità di pescato è superiore alla capacità che hanno le specie di riprodursi. La conseguenza è la perdita di biodiversità marina e la diminuzione della taglia e dell’abbondanza delle specie d’interesse commerciale.
I mercati cittadini offrono sempre meno specie ittiche provenienti dal Mar Mediterraneo, ma è aumentata notevolmente la presenza di esemplari provenienti dall’altra parte del mondo e spesso pescati con strumenti dannosi per l’ambiente.
Un altro grande problema è la concentrazione nella vendita di poca varietà di specie; ad esempio Tonno, Pesce Spada e Merluzzo.
Cosa c’entra Kiwi The Explorer con la pesca sostenibile?
Il progetto “Il pesce povero è la ricchezza dei nostri mari“, ideato da Worldrise Onlus in collaborazione con Cookin’Med, vuole affrontare il problema riportando nelle nostre case i piatti tradizionali della cucina italiana preparati con specie a chilometro zero. La selezione del pesce povero è stata affrontata con rigore scientifico e sulla base di criteri di sostenibilità.
Gli chef di altissimo livello coinvolti nel progetto hanno realizzato 12 ricette facili e veloci, adatte alla quotidianità e che fanno riscoprire il piacere della cucina italiana.
SEAstainable SEAfood Guide
Federico ha collaborato per la realizzazione di 12 video-ricette e Valentina per la stesura di un ricettario on-line facilmente consultabile e di articoli divulgativi, il tutto confluisce nella “SEAstainable SEAfood Guide“.
Il progetto mette in mostra il rapporto etico che deve essere presente quando mare e cucina si incontrano in un percorso atto a riscoprire i sapori più intimi del nostro mare.
- Gennaio: Couscous alla Cartaginese con Cefalo – chef Belhassen Berbat
- Febbraio: Mormora in crosta di sale – chef Pino Cuttaia
- Marzo: Pane e Sgombro – chef Moreno Cedroni
- Aprile: Rombo quattrocchi con panissa e battuto ligure – chef Andrea Sarri
- Maggio: Chorba Dwida con bocconcini di Occhiata – chef Belhassen Berbat
- Giugno: Totani ripieni – chef Jonathan Vassallo
- Luglio: Mostella arrostita con ciambotta lucana e fumetto allo zafferano – chef Vito Mollica
- Agosto: Crudo di Gallinella con bagnetto verde e bagna cauda – chef Andrea Sarri
- Settembre: Tartare di Tonnetto alletterato con capperi, peperoni e salsa alle mandorle – chef Vito Mollica
- Ottobre: Risone cozze e capperi – chef Pino Cuttaia
- Novembre: Seppie con erbe di campo e uovo – chef Moreno Cedroni
- Dicembre: Involtino di Lampuga e verdure – chef Jonathan Vassallo
Cosa possiamo fare?
Cominciare ad andare a comprare il pesce in pescheria, e non al supermercato, è già un grandissimo passo avanti per aiutare il nostro mare e la nostra salute.
In pescheria il pesce acquistato è fresco, si può chiedere come viene pescato e soprattutto da dove proviene. Si può scegliere se comprare un esemplare di allevamento, come Orata e Branzino, oppure optare per scelte più consapevoli come quelle proposte dal progetto.